作词 : Lawrence Lamour/Hector Ruiz Montainer/Yeray Sànchez/Andrea Lapponi
作曲 : Ruiz Montananer/Sanchez/Lapponi/lamour
Marcando el ritmo
con el latido el lobo se acercò
niebla en el techno, olor a incienso
mastica la intenciòn
la fiera tiene un plan, la victima tambien
dejarse apresar
y sentir como le clavan la piel
cuando el asalto se hace imminente
resbala, mojado, no existe lo privato
el ciervo cuenta al leòn
como le gusta ser devorado
Batido, exahusto, poesia a trazos
la hoja y el carbon
mezquino y sucio
con los espasmos se alivia la tension
y después de temblar, caricias al oido
agujas congeladas
minuto exacto en que llega el frio
TRADUZIONE:
Marcando il ritmo, con battito il lupo si avvicina
nebbia sul tetto, odore a incenso, mastica l’intenzione
La fiera ha un piano, la vittima anche
lasciarsi prendere e sentire come gli bucano la pelle
quando l’assalto è imminente
in ogni poro la supplica è costante
scivola, bagnato, il privato non esiste
il cervo racconta al leone come gli piace essere mangiato
sfatto, esausto, poesia a tratti, la foglia e il carbone
meschino e sporco, con gli spasmi si abbassa la tensione
e dopo di aver tremato, sussurri all’orecchio
aghi congelati, nel momento esatto in cui arriva il freddo
作词 : Lawrence Lamour/Hector Ruiz Montainer/Yeray Sànchez/Andrea Lapponi
作曲 : Ruiz Montananer/Sanchez/Lapponi/lamour
Marcando el ritmo
con el latido el lobo se acercò
niebla en el techno, olor a incienso
mastica la intenciòn
la fiera tiene un plan, la victima tambien
dejarse apresar
y sentir como le clavan la piel
cuando el asalto se hace imminente
resbala, mojado, no existe lo privato
el ciervo cuenta al leòn
como le gusta ser devorado
Batido, exahusto, poesia a trazos
la hoja y el carbon
mezquino y sucio
con los espasmos se alivia la tension
y después de temblar, caricias al oido
agujas congeladas
minuto exacto en que llega el frio
TRADUZIONE:
Marcando il ritmo, con battito il lupo si avvicina
nebbia sul tetto, odore a incenso, mastica l’intenzione
La fiera ha un piano, la vittima anche
lasciarsi prendere e sentire come gli bucano la pelle
quando l’assalto è imminente
in ogni poro la supplica è costante
scivola, bagnato, il privato non esiste
il cervo racconta al leone come gli piace essere mangiato
sfatto, esausto, poesia a tratti, la foglia e il carbone
meschino e sporco, con gli spasmi si abbassa la tensione
e dopo di aver tremato, sussurri all’orecchio
aghi congelati, nel momento esatto in cui arriva il freddo